Coronavirus: aggiornamento del 27 gennaio 2021

 Diffusione Globale

Rispetto alla situazione descritta in precedenza, a livello globale possiamo registrare un deciso miglioramento con una decelerazione del 15% nella diffusione del virus.  Con la sola eccezione del Sud America che si trova in fase accelerating (con una velocità in riduzione rispetto ai dati del 16 gennaio), tutti gli altri continenti si trovano in fase decelerating.


Numericamente dei 160 paesi sotto osservazione, la maggior parte (87) sono in fase di decelerazione e 72 in fase di accelerazione:  in Europa la situazione è migliore, in quanto proporzionalmente sono maggiori i paesi in fase decelerating (34 su un totale di 42).


  In Europa i primi 8 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono:


mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagio giornaliero (ultimi 15  giorni) sono:


Dalla combinazione dei dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto "contagio medio giornaliero", otteniamo il grafico seguente che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero (asse delle ascisse):


Il grafico mostra una situazione ancora grave (sebbene con una velocità in diminuzione) in Spagna e Portogallo. La Francia torna in fase di accelerazione mentre l'Inghilterra passa in fase di decelerazione.

Situazione in Italia

La media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è a poco più di 13.000 unità in diminuzione rispetto al valore precedente (quasi 16.000 unità). Il rapporto tra nuovi casi su tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni) è abbastanza stabile in un intorno di 5,3% (comprende sia i test molecolari sia quelli antigenici)




Troviamo conferma nel miglioramento della situazione anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: -185 da -7), delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: -16 da +2) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: -6.015 da -256). 

 


Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alla terapia intensiva continua a rimanere costante intorno al 10%.


Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 469 persone, in riduzione rispetto al dato precedente (487). L'incidenza, calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di Coronavirus, è costante a circa 3,5%


A livello Europeo, il quadro rimane tutto sommato immutato: i valori medi giornalieri dell'italia sono ancora inferiori a quelli di Germania e Inghilterra; se però prendiamo in considerazione il rapporto tra totale decessi e totale casi, l'Italia è, purtroppo, ancora in cima alla classifica.



Gli indicatori presi in considerazione sono coerenti nel mostrare una situazione in miglioramento: il numero totale delle persone attualmente positive, pari a  447.969 (di cui 23.513 ospedalizzate e 2.352 in terapia intensiva) si è ridotto di circa 92.000 unità (-16,15%) rispetto alla rilevazione del 12 gennaio (le ospedalizzate sono scese di 178 unità e le terapie intensive sono calate di 18 unità). Il trend sembra voler riprendere la propria discesa dopo l'assestamento degli scorsi 30 giorni.


Dati aggiornati al 27 gennaio 2021
Per le note metodologiche si faccia riferimento al post "Coronavirus: visione globale e nazionale"


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