Facciamo il punto con i numeri...

A livello nazionale la somministrazione della I e II dose del vaccino anti-Covid sta rallentando mentre  quella della dose booster inizia ad accelerare:  In media il 72%  della popolazione italiana (corrispondente al 80% della popolazione con più di 12 anni) è stato vaccinata già con due dosi e il  77 %  (corrispondente al 86% della popolazione con più di 12 anni)  con una dose soltanto; è evidente l'utilizzo prevalente del Vaccino fornito da Pfizer/Biontech. Andando ad analizzare l'andamento delle somministrazioni a livello regionale, notiamo che: la regione  best performer   nella somministrazione di  una dose  di vaccino è la  Toscana  (circa 80%) mentre quella maggiormente in ritardo è la  P.A. Bolzano  (circa 70%); la regione  best performer  nella somministrazione delle  due dosi  di vaccino è la  Toscana  (circa 75%) mentre quella maggiormente in ritardo è la  P.A. Bolzano  (circa 64%); la regione  best performer   nella somministrazione della  terza dose  di vaccino, è

La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono tutte con l'eccezione dell'Umbria, con una crescita media dell'Italia nel suo complesso del 59%. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: La situazione sta peggiorando con tutte le regioni in fase di accelerazione nella diffusione del virus; Lombardia, Veneto e Lazio sono le regioni con il più alto contagio medio giornaliero mentre la Valle d'Aosta è quella che segnala la più alta velocità di diffusione. Prendendo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo la necessità di mantenere un attento monitoraggio su  P.A. Bolzano  e Friuli Venezia Giulia  in quanto

L a media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è salita a 7.348 da 4.043  del 3 novembre; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio giornaliero - comprende test molecolari e antigenici) è salito a 1,5% da 1%. Troviamo conferma di una situazione in peggioramento anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero: +83), delle terapie intensive (valore medio giornaliero: +9) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero: +3.141). Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è sceso a 11%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera di 54 persone, in aumento  rispetto al dato del 3 novembre (40 decessi). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è stabile  al 2,74% Gli indicatori presi in considerazione sono coerenti nel mostrare una situazione in peggioramento: il numero totale delle p

A  livello   globale  la diffusione del virus rimane in fase accelerating per il contributo fornito da Europa e Nord America; Tutte le altre aree geografiche rimangono in fase decelerating. Prendendo per ogni area geografica i primi 5 paesi con il più alto contagio medio giornaliero (ultimi 15 giorni) e raffigurando la velocità di diffusione del virus (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione (asse delle ascisse), otteniamo la seguente fotografia: Appare evidente evidente la criticità della situazione in Slovacchia e comunque dell'Europa in generale  A livello  europeo  i primi 10 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono: mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagio giornaliero (ultimi 15 giorni) sono: Dalla combinazione dei dati delle due tabelle per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il seguente grafico che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con

A livello nazionale la campagna vaccinale sta approcciando al primo target dichiarato dal Governo, rappresentato dalla somministrazione della prima dose di vaccino al 90%  della popolazione italiana con età superiore ai 12 anni. In media il  69%  della popolazione italiana (corrispondente al 78% della popolazione con più di 12 anni) è stato vaccinata già con due dosi e il  76 %  (corrispondente al 85% della popolazione con più di 12 anni)  con una dose soltanto; è evidente l'utilizzo prevalente del Vaccino fornito da Pfizer/Biontech. Andando ad analizzare l'andamento delle somministrazioni a livello regionale, notiamo che: la regione  best performer   nella somministrazione di una dose di vaccino è la  Toscana  (circa 79%) mentre quella maggiormente in ritardo è la  P.A. Bolzano  (circa 68%); la regione  best performer  nella somministrazione delle due dosi di vaccino è la  Toscana  (circa 73%) mentre quella maggiormente in ritardo è la  P.A. Bolzano  (circa 60%); la regione 

  La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono praticamente tutte e mediamente la crescita si situa al 73%. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: La situazione sta rapidamente peggiorando con tutte le regioni in fase di accelerazione nella diffusione del virus; non sono presenti situazioni particolari ma è richiesto nel complesso un attento monitoraggio. Prendendo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo la necessità di mantenere un attento monitoraggio su  P.A. Bolzano  e Friuli Venezia Giulia  in quanto con un alto contagio medio giornaliero; il gruppo di regioni che supera il valore soglia dello 0,01% è molto a

 A  livello   globale  la diffusione del virus rimane in fase accelerating per il contributo fornito dall'Europa; Tutte le altre aree geografiche rimangono in fase decelerating o flat (Oceania). Prendendo per ogni area geografica i primi 5 paesi con il più alto contagio medio giornaliero (ultimi 15 giorni) e raffigurando la velocità di diffusione del virus (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione (asse delle ascisse), otteniamo la seguente fotografia: Abbiamo conferma che la situazione in Europa sia la peggiore in quanto troviamo tutti i 5 paesi europei a maggior contagio medio giornalieri, rappresentati nell'area destra del grafico. A livello globale, i paesi che presentano maggiori criticità nella diffusione del virus sono: Ucraina, Uk, Serbia, Turchia, Russia, Germania, Polonia e USA. A livello  europeo  i primi 10 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono: mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagi

L a media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è salita a 4.197 da 3.725  del 24 ottobre; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è salito a 1,2% da 0,8%. Troviamo conferma di una situazione in peggioramento anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: +61), delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: +6) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: +1.662). Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è sceso a 11,3%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 41 persone, in  leggero aumento  rispetto al dato del 24 ottobre (37 decessi). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è stabile  al 2,77% Gli indicatori presi in considerazione sono coere

L a media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è salita a 5.188 da 2.697  del 19 ottobre; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è salito a 1% da 0,8%. Troviamo conferma di una situazione in peggioramento anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: +42 delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: +2) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: +788). Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è sceso a 11,7%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 38 persone, in  leggero aumento  rispetto al dato del 19 ottobre (37 decessi). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è stabile  al 2,78% Gli indicatori presi in considerazione sono coerenti ne