Facciamo il punto con i numeri...

  Se prendiamo come indicatore la variazione percentuale della media dei contagi delle ultime due settimane rispetto a quella calcolata nelle due settimane precedenti, otteniamo una stima dell'intensità con cui il virus tende a circolare. Per cercare di trovare una misura che permetta un confronto tra regioni più o meno popolose, le medie sono state rapportate alla popolazione provinciale, ottenendo così un valore di contagio medio giornaliero ogni 10.000 abitanti.  Nel grafico successivo sono raffigurate tutte le provincie italiane ordinate per contagio medio giornaliero ogni 10.000 abitanti: in alto a sinistra abbiamo quelle con in valori più alti ( Crotone, Chieti, Ascoli Piceno,... ) mentre in basso a destra quelle con i valori più bassi (Firenze, Lecco, Prato ,... ). Prendendo in considerazione anche la variazione media della media dei contagi delle ultime due settimane rispetto a quella calcolata nelle due settimane precedenti, otteniamo una indicazione della velocità con cui

La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) fornisce la seguente fotografia: Tutte le regioni italiane rimangono in fase di decelerazione. Mettendo in relazione la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero ogni 10.000 abitanti (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Abruzzo, Veneto e Marche  sono le regioni con il maggior contagio medio giornaliero con circa 10-12 persone ogni 10.000 abitanti: la situazione è favorevole anche grazie ad un'alta velocità con cui il virus tende a contrarsi. 

L a media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è scesa a 46.675 da 85.857  del 23 luglio; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio giornaliero - comprende test molecolari e antigenici) è sceso a 18,2%  da 23,5%. Nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero: -147), delle terapie intensive (valore medio giornaliero: -5) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero: -23.775) vediamo una situazione che tende al miglioramento. Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è in  riduzione al 3,6%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera di 162 persone, in aumento rispetto al dato del 23luglio  (121 decessi). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è in risalita al 0,85%. Gli indicatori presi in considerazione mostrano una situazione in miglioramento: il numero totale delle persone

  L a media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è scesa a 60.309 da 92.415  del 17 luglio; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio giornaliero - comprende test molecolari e antigenici) è sceso a 20,2%  da 25,9%. Nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero: -24), delle terapie intensive (valore medio giornaliero: -1) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero: -14.236) vediamo una situazione che tende al miglioramento. Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è in  riduzione al 3,6%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera di 155 persone, in aumento rispetto al dato del 17 luglio  (99 decessi). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è comunque in calo al 0,83%. Gli indicatori presi in considerazione mostrano una situazione in miglioramento: il numero totale delle pe