Facciamo il punto con i numeri...

La media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è scesa a 20.804 da 22.238 del 20 marzo; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è sceso al 6,7% dal 6,9%.  Troviamo conferma di una situazione in stabilizzazione anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: +257 da +513), delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: +33 da +64) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: +1.652 da +6.600). Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è stabile intorno all'11%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 420 persone, in  aumento rispetto al dato precedente di 362. L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è al 3,10% Confrontando i dati a livello euro

  La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) ci fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto; mentre quelle che stanno decelerando (<5%) sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento e Umbria. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Sicuramente da tenere sotto osservazione è la situazione di  Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Lazio ,   Veneto, Puglia e Toscana Ma se prendiamo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo che bisogna mantenere un attento monitoraggio

  La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) ci fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto; mentre quelle che stanno decelerando (<5%) sono: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento e Umbria. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Sicuramente da tenere sotto osservazione è la situazione di  Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Lazio e   Veneto . Ma se prendiamo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo che bisogna mantenere un attento monitoraggio anche su  Friuli Venezia G

La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) ci fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono: Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto; mentre quelle che stanno decelerando (<5%) sono: Abruzzo, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento e Umbria. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Sicuramente da tenere sotto osservazione è la situazione di  Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Lazio  e  Veneto . Ma se prendiamo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo che bisogna mantenere un attento monitoraggio anche su Friuli Venezia Giulia ,  Marche, Toscana e  Pu

La media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è salita a 22.238 da 20.048 del 11 marzo; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è salito al 6,9% dal 6,5%.  Troviamo conferma del peggioramento della situazione anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: +513 da +406), delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: +58 da +49); l'isolamento domiciliare tende invece a stabilizzarsi intorno alle 6.600 unità. Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è stabile intorno all'11%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 362 persone, in  aumento rispetto al dato precedente di 301. L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è al 3,19% Confrontando i dati a livello europeo, l&

A livello globale la situazione continua lentamente peggiorare tanto che l'indicatore è passato dallo stato flat a quello accelerating. L'Europa continua ad essere worst performer con una situazione in accelerazione; le uniche aree geografiche in decelerazione sono Africa e Nord America. A livello europeo i primi 10 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono: mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagio giornaliero (ultimi 15 giorni) sono: Dalla combinazione dei dati delle due tabelle per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il seguente grafico che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero (asse delle ascisse): Il grafico mostra un peggioramento della situazione, con la maggior parte dei paesi in fase accelerating (le uniche in fase decelerating sono UK e repubblica Ceca): da tenere sotto osservazione la situazione di Repubblica Ceca ,  Francia, Italia e Polonia

 La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) ci fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto; mentre quelle che stanno decelerando (<5%) sono: Abruzzo, Molise, P.A. Bolzano e Umbria. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Sicuramente da tenere sotto osservazione è la situazione di  Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Lazio  e  Veneto . Ma se prendiamo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo che bisogna mantenere un attento monitoraggio anche su  Marche, Toscana  e  Puglia .

La tendenza del contagio a livello regionale (ottenuta dal confronto tra la media dei contagi degli ultimi 15 giorni rispetto ai 15 giorni precedenti) ci fornisce la seguente fotografia: Le regioni che stanno accelerando (>5%) sono: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, P.A. Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto; mentre quelle che stanno decelerando (<5%) sono: Molise, P.A. Bolzano e Umbria. Se la velocità di diffusione del contagio (asse delle ordinate) la mettiamo in relazione alla variazione media giornaliera (asse delle ascisse) otteniamo il seguente grafico: Sicuramente da tenere sotto osservazione è la situazione di Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Lazio e Veneto . Ma se prendiamo in considerazione il contagio medio giornaliero sul totale della popolazione regionale, notiamo che bisogna mantenere un attento monitoraggio anche su P.A. Trento, Marche, T

La media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è salita a 20.058 da 15.974 del 3 marzo; il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è salito al 6,5% dal 5,5%.  Troviamo conferma del peggioramento della situazione anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: +406 da +133), delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: +49 da +26) e dell'isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: +6.823 da 3.336). Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva è salito all'11%. Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 301 persone, in leggero aumento rispetto al dato precedente di 294. L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di coronavirus, è al 3,30% Confrontando i dati a livello europeo,