Coronavirus: aggiornamento del 12 novembre
Diffusione Globale
Rispetto ai dati del 5 novembre, il virus riduce leggermente la propria diffusione a livello globale passando da una velocità del 26% ad una del 20%: mentre l'Europa passa dal 75% al 26%, il Nord America, invece, mostra una accelerazione al 51% (dal 32%). Sud America e Oceania restano in fase di decelerazione mentre Africa e Asia passano in fase di accelerazione.
Numericamente, dei 159 paesi sotto osservazione, 93 sono in fase di accelerazione (in precedenza erano 83) e 66 in fase di rallentamento: in Europa la situazione rimane ancora critica con solo 6 paesi (Belgio, Olanda, Irlanda, Repubblica Ceca, Islanda e Andorra) in fase decelerating.
Combinando i dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il grafico seguente che mette in relazione la velocità di diffusione con il contagio medio giornaliero:
Mediamente la velocità di diffusione sta rallentando con però ancora incrementi nel numero medio dei contagi giornalieri: sorvegliati speciali rimangono ancora Francia, Italia, Inghilterra e Spagna. Da tenere sotto osservazione anche Austria e Portogallo dove la velocità di contagio sta aumentando.
Situazione in Italia
La variazione giornaliera dei contagi rimane ampiamente sopra le 30.000 unità con un rapporto tra nuovi positivi e tamponi che si sta assestando poco sopra il 16%
L'isolamento domiciliare rimane ancora la misura prevalente per le persone positive al tampone mentre tra gli ospedalizzati quelli che hanno bisogno della terapia intensiva sono sempre intorno al 9%, sebbene numericamente in sensibile aumento (ultimo dato pari a 3.170 con un incremento medio giornaliero superiore alle 100 unità).
Rilevante è anche l'incremento avuto nel numero dei decessi, con picchi giornalieri superiori a 600:
L'Italia mostra ancora un trend crescente ma con una velocità di contagio in diminuzione: i dati della prossima settimana saranno importanti perché potrebbero essere la conferma (o meno) di un processo di stabilizzazione.
Per le note metodologiche si faccia riferimento al post "Coronavirus: visione globale e nazionale"
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