Coronavirus: aggiornamento del 21 novembre
Diffusione Globale
Rispetto ai dati del 12 novembre, il virus continua a ridurre la propria diffusione passando da una velocità del 20% ad una del 10%: l'Europa passa per la prima volta in fase di decelerazione, e l'Africa in fase flat; Sud Africa passa invece in fase accelerating (da -24% a +8%); Rimangono in fase accelerating sia Nord America sia Asia.
Numericamente dei 159 paesi sotto osservazione, 85 sono in fase di accelerazione (in precedenza erano 93) e 74 in fase di rallentamento: In Europa la situazione sta migliorando con 15 paesi (dai 6 precedenti) in fase di decelerazione.
Combinando i dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il grafico seguente che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero (asse delle ascisse):
Rispetto ai dati precedenti, la velocità di diffusione si è contratta molto passando da picchi del 200% agli attuali inferiori al 40%: Francia, UK, Spagna e Repubblica Ceca vedono per la prima volta una riduzione del contagio medio giornaliero mentre Italia, Polonia e Germania mostrano una stabilizzazione. Anche Austria e Portogallo, considerati sorvegliati speciali, non manifestano una forte tendenza al rialzo.
Situazione in Italia
La variazione giornaliera dei contagi rimane leggermente sopra le 30.000 unità con un rapporto tra nuovi positivi e tamponi che si sta assestando sotto il 15% (leggera riduzione rispetto al dato precedente).
L'isolamento domiciliare rimane ancora la misura prevalente per le persone positive al tampone mentre tra gli ospedalizzati quelli che hanno bisogno delle cure di terapia intensiva sono costanti intorno al 9%, sebbene numericamente ancora in aumento (ultimo dato pari a 3.758 unità con un incremento medio giornaliero di circa 70 unità)
mentre, fortunatamente, il numero delle persone guarite/dimesse sta continuando ad aumentare (in media 17.000 persone al giorno):
L'italia sta mostrando segnali chiari di stabilizzazione nel numero medio di contagi giornalieri, i quali sono ancora positivi ma hanno una velocità di crescita decisamente inferiore; anche i dati degli accessi alle terapie intensive, sebbene sempre in aumento, mostrano una riduzione nel numero medio giornaliero. Il passo successivo sta nell'invertire la tendenza passando da una fase accelerating ad una decelerating, analogamente a quanto accaduto in Francia, e in altri paesi Europei: questo step è senza dubbio quello più importante perché consentirà di ridurre lo stress sul sistema sanitario nazionale.
Dati aggiornati al 21 novembre 2020
Per le note metodologiche si faccia riferimento al post "Coronavirus: visione globale e nazionale"
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