Coronavirus: aggiornamento del 5 novembre

Diffusione Globale

Rispetto ai dati del 24 Ottobre, il virus sta accelerando la propria diffusione a livello globale, con una velocità del 26% (precedente era il 23%): il nord America accelera passando da 17% a 32% mentre l'Europa passa dal 106% al 75%.  In fase di decelerazione sono entrati Africa e Oceania insieme a Sud America ed Asia.


Numericamente dei 159 paesi sotto osservazione, 83 sono in fase di accelerazione (in precedenza erano 96) e 75 in fase di rallentamento: in Europa la situazione rimane ancora critica, con solo 5 paesi (Moldavia, Irlanda, Finlandia, Islanda e Malta) in fase decelerating.


In Europa i primi 10 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus, sono:



mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagi giornalieri (ultimi 15 giorni) sono:




Combinando i dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il grafico successivo che mette in relazione la velocità di diffusione con il contagio medio giornaliero:



La velocità di diffusione sta rallentando dai picchi della precedente rilevazione ma il numero medio di contagi è aumentato sensibilmente: sorvegliati speciale rimangono ancora Francia, Italia, Inghilterra e Spagna.


Situazione in Italia


La variazione giornaliera dei contagi ha superato le 30.000 unità (da circa 20.000 della precedente rilevazione) con un rapporto tra nuovi positivi e tamponi superiore al 15%.




L'isolamento domiciliare rimane ancora la misura prevalente per le persone positive al tampone mentre tra gli ospedalizzati quelli che hanno bisogno della terapia intensiva sono sempre intorno al 9% sebbene numericamente in sensibile aumento (ultimo dato pari a 2.391 unità con un incremento medio giornaliero superiore alle 100 unità).






L'Italia mostra sempre un trend crescente con una velocità di contagio ancora molto alta: il numero medio di contagi giornalieri è cresciuto tanto e per ora non abbiamo indicazioni su una sua stabilizzazione. Le misure di contenimento in vigore dal 6 novembre si rifletteranno sui numeri con un ritardo di circa due settimane: valuteremo la loro efficacia nei prossimi aggiornamenti. 
   

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