Coronavirus: aggiornamento del 8 dicembre 2020

 Diffusione Globale

A livello globale, la diffusione del virus è passata in fase decelerating con una riduzione del 3%; rimangono in fase accelerating, ma con una intensità inferiore rispetto ai dati del 29 novembre, Nord America, Sud America ed Asia; Europa e Africa, invece,  rimangono in fase decelerating con una velocità pressoché costante.  





Numericamente dei 160 paesi sotto osservazione, 80 sono in fase accelerating (costante rispetto ai dati del 29 novembre) e 80 in rallentamento: in Europa rimangono in fase accelerating 18 paesi contro i 24 in fase decelerating. 


In Europa i primi 10 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono:


mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagi giornalieri (ultimi 15 giorni) sono:


Combinando i dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto contagio medio giornaliero, otteniamo il grafico seguente che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero (asse delle ascisse):


Il grafico conferma la grave situazione della Turchia di cui si vedevano le prime avvisaglie già nelle statistiche del 29 novembre: la  velocità di diffusione del virus è passata da circa il 400% a circa il 600% con un contagio medio giornaliero di quasi 30.000 persone (in precedenza erano circa 13.000). Gli altri principali paesi europei mantengono sostanzialmente il trend di rallentamento intrapreso già nelle settimane precedenti.


Situazione in Italia

La variazione giornaliera dei contagi scende intorno alle 14.000 unità (media a 7 giorno pari a circa 19.000) con un rapporto tra nuovi positivi e tamponi intorno al 10% (media a 7 giorni pari a 10,9%)



 
Il miglioramento della situazione in Italia viene anche fotografato dalle variazioni giornaliere negative sia dell'isolamento domiciliare sia delle ospedalizzazioni. Anche le terapie intensive mostrano segni di miglioramento con un numero netto di ingressi negativo.








Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alla terapia intensiva rimane pressoché costante intorno al 10%


Questo quadro trova ulteriore conferma nel numero di persone guarite/dimesse, che cresce con una media giornaliera (a 7 giorni) di circa 25.000 unità (costante rispetto al dato del 29 novembre)


Purtroppo rimane ancora elevato il numero medio dei decessi: la variazione media giornaliera (a 7 giorni) è di quasi 700 persone. A livello europeo (con una orizzonte di analisi di 15 giorni) i valori medi giornalieri  dell'Italia rimangono i più alti ma con una velocità che, rispetto ai dati precedenti, si è contratta molto. Probabilmente alla prossima rilevazione, l'Italia potrebbe passare ad una velocità negativa, con quindi riduzione nel numero giornaliero medio dei decessi, con un movimento analogo a quello registrato dalla Francia. 





L'insieme degli indicatori presi in analisi sono coerenti nel mostrare un trend di riduzione nel numero medio giornalieri dei contagi: dal picco di 40.902 nuovi positivi fatto registrare il 13 novembre siamo ora (8 dicembre) a 14.842. Il numero totale delle persone attualmente positive, pari a 737.525 (di cui 33.426 ospedalizzate), è comunque ancora alto (il picco è al 22 novembre con 767.867). E' pertanto  necessario ancora mantenere la guardia alta per permettere a questo numero di diminuire.   


Dati aggiornati al 8 dicembre 2020

Per le note metodologiche si faccia riferimento al post "Coronavirus: visione globale e nazionale"

 




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