Coronavirus: aggiornamento del 8 febbraio 2021

 Diffusione Globale

Rispetto alla situazione descritta in precedenza, a livello globale possiamo registrare un ulteriore miglioramento nella diffusione del virus con una decelerazione del 26% . Tutti i continenti si trovano in fase decelerating con valori migliori rispetto a quelli misurati nei 15 giorni precedenti.



Numericamente dei 160 paesi sotto osservazione, la maggior parte (110) sono in fase di decelerazione e 48 in fase di accelerazione: in Europa la situazione è anche migliore in quanto proporzionalmente sono maggiori i paesi in fase decelerating (31 su un totale di 40)


In Europa  i primi 9 paesi ordinati per velocità di diffusione del virus sono:


mentre i primi 10 paesi ordinati per numero medio di contagio giornaliero (ultimi 15 giorni) sono:



Dalla combinazione dei dati delle due tabelle solo per i primi 10 paesi con alto "contagio medio giornaliero", otteniamo il seguente grafico che mette in relazione la velocità di diffusione (asse delle ordinate) con il contagio medio giornaliero (asse delle ascisse):


Il grafico mostra una situazione in miglioramento in tutte le aree: anche Spagna, Francia e Portogallo che in precedenza erano in fase di accelerazione sono passate in decelerazione.


Situazione in Italia

La media della variazione giornaliera dei contagi (ultimi 15 giorni) è al di sotto delle 12.000 unità, in diminuzione rispetto al valore precedente (poco più di 13.000 unità). Il rapporto tra nuovi casi su tamponi eseguiti (valore medio degli ultimi 15 giorni - comprende test molecolari e antigenici) è sceso a 5,1% da 5,3%.




Troviamo conferma nel miglioramento della situazione anche nei dati di variazione delle ospedalizzazioni (valore medio giornaliero a 15 giorni: -155 da -146) e delle terapie intensive (valore medio giornaliero a 15 giorni: -20 da -13); i valori di isolamento domiciliare (valore medio giornaliero a 15 giorni: -4.989 da -5.740) continuano ad essere in territorio negativo sebbene con una intensità leggermente inferiore.






Tra le persone ospedalizzate la percentuale di coloro che devono ricorrere alle cure di terapia intensiva continua  a rimanere stabile intorno al 10%


Il numero medio dei decessi mostra una variazione media giornaliera (a 15 giorni) di 407 persone, in riduzione rispetto al dato precedente (469). L'incidenza calcolata come rapporto tra decessi e totale casi di Coronavirus, è costante a circa 3,5%.


A livello europeo, il quadro rimane tutto sommato immutato: i valori medi giornalieri dell'Italia (in diminuzione) sono ancora inferiori a quelli di Germania e Inghilterra (anche loro in diminuzione); se però prendiamo in considerazione il rapporto tra totale dei decessi e totale casi, l'Italia è, purtroppo, ancora in cima alla classifica.



Gli indicatori presi in considerazione sono coerenti nel mostrare una situazione in miglioramento: il numero totale delle persone attualmente positive, pari a 419.604 (di cui 21.670 ospedalizzate e 2.143 in terapia intensiva) si è ridotto di circa 80.000 unità (-15.96%) rispetto alla rilevazione del 24 gennaio (le ospedalizzate sono scese di 2.039 unità e le terapie intensive sono calate di 257 unità). Il trend ha ripreso la propria discesa dopo l'assestamento registrato tra dicembre e gennaio. 


Dati aggiornati al 8 febbraio 2021

Per le note metodologiche si faccia riferimento al post "Coronavirus: visione globale e nazionale"








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