Coronavirus: c'è una stagionalità nella diffusione del virus?

Con i dati di diffusione del virus a disposizione per il caso italiano, si è voluto indagare se per caso esistesse una stagionalità nei dati,  cioè ci fossero variazioni nella diffusioni del virus riscontrabili con analoga intensità negli stessi periodi, di anno in anno (definizione tratta di wikipedia.com).

Semplicemente sovrapponendo i dati dei nuovi positivi, risulta evidente come nel periodo estivo, la diffusione del virus tende a rallentare: questo è accaduto sia nel 2020 sia nel 2021 con due differenti sentieri di discesa e con una campagna vaccinale che è partita a gennaio 2021.


Dato che il numero dei nuovi positivi è però funzione anche del numero dei tamponi eseguiti giornalmente, si è voluto prendere in considerazione  il rapporto tra nuovi positivi e test eseguiti:


Anche in questo caso è riscontrabile una stagionalità: nei mesi estivi la diffusione del Coronavirus tende a rallentare e in media in ogni 143 tamponi eseguiti è possibile trovare 1 solo positivo (periodo giugno-agosto).
Su internet sono disponibili diverse ricerche che cercano di fornire spiegazioni scientifiche al fenomeno: senza entrare nel merito,  sembra comunque che i raggi solari ultravioletti abbiano un effetto sterilizzante sul virus.   

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